AL SINDACO DI NAPOLI

ALL’ASSESSORE AL PERSONALE

AL CAPO DI GABINETTO

Prot. 5700109 del 09.05.2020

**** IN ATTESA DI URGENTE RISCONTRO

Queste O.S. hanno fatto ogni sforzo possibile in questi drammatici mesi, per offrire un punto di riferimento fatto di serietà e buon senso. Rappresentare lavoratrici e lavoratori in un quadro organizzativo, professionale e umano sconvolto dal covid – 19, è stato complesso e mai disgiunto dalla strenua volontà di far funzionare, con efficienza ed efficacia, i servizi comunali.

Tutto ciò viene vanificato in continuazione da atteggiamenti dell’Amministrazione che sembrano offrire un quadro frastagliato, dove ognuno si sveglia e decide al di fuori di qualsiasi regola. Un novello esercito di francischiello, che può portare solo alla sconfitta della macchina organizzativa.

Per l’ultima volta proviamo a credere che si possa ovviare a tutto ciò, ed elenchiamo i fatti:

  1. A fronte delle difficoltà nel costruire il protocollo sicurezza, abbiamo accolto la richiestadel Capo di Gabinetto di dare ulteriore tempo sino a mercoledì p.v.
  2. A fronte di fughe in avanti nell’impiego del personale, abbiamo evitato, sinora, di volerle interpretare quale momento di rottura del confronto con l’unica alternativa di doverricorrere agli Organi Competenti;
  3. Abbiamo condiviso la necessità di ripristinare con urgenza il lavoro in presenza delpersonale in disponibilità ed LSU. Sinora non riuscito per colpa dei ritardidell’Amministrazione nell’assicurare i DPI e le norme di contenimento del contagio.
  4. A fronte di tanta disponibilità si continua ad avere un corpo acefalo che, ad esempio, in dispregio alle norme convoca i bidelli in disponibilità per impiegarli quali distanziatori umani (sorveglianti) nei mercati cittadini. In pratica, nel mentre si parla con il Capo di Gabinetto, il Direttore Generale e l’Assessore ai mercati decidono di disinteressarsidelle norme e delegittimare il confronto;
  5. Nel più totale dispregio del disagio sociale, si vuole sottrarre una unità AssistenteSociale dalla Municipalità (forse dalla decima municipalità? Siamo indovini) per adibirla a compiti Amministrativi.

Difatti, il servizio legato alla tutela delle donne oggetto di violenza, non svolge compiti di tutela delle persona. Le smista alle associazioni del mondo del volontariato. Potremmo proseguire, visto gli episodi innumerevoli. Ci fermiamo per dire che in questo gioco di massacro ci chiamiamo fuori e senza una controparte seria, l’unica via rimane il conflitto e la denuncia. La responsabilità di ciò è tutta in capo all’Amministrazione.

Per le Segreterie
FP CISL / Agostino Anselmi – Gennaro Salvietti

UIL / Annibale De Bisogno – Giuseppe Migliaccio

CSA / Franca Pinto – Roberta Stella